Il futuro dell’automotive

La GACS 2016 (Global Automotive Components and Suppliers) tenutasi a Stoccarda dal 31 maggio al 2 giugno si è conclusa da poco e alla STA 2000 si guarda al futuro.

I 3 giorni della fiera tedesca si sono rivelati ricchi di nuovi spunti per la STA 2000, a partire dalla lucida analisi dell’amico e collaboratore di Franco Galassi, l’Ing. Walter Volkmar.
Sulla base dei suoi 40 anni di esperienza nella metalmeccanica, l’ingegnere ha sottolineato come il mercato mostri una evidente riduzione dei volumi a causa di tre elementi: i nuovi sistemi produttivi (ad esempio le stampanti 3D), le sostituzione materiali (per citarne uno il continuo aumento del materiale plastico e del carbonio); la prossima fine di alcuni prodotti, tra cui i sistemi di scarico delle auto.

Per questo, al giorni d’oggi, è impensabile rimanere ancorati a vecchi modelli produttivi; è anzi assolutamente necessario pensare non solo a nuovi prodotti ma anche a nuovi sistemi produttivi che siano meno costosi e più rapidi, come ad esempio le già citate stampati tridimensionali.
La fiera di Stoccarda è stata una conferma delle teorie di Volkmar. Dall’ampio spazio dedicato all’automotive interior, al GACS (componenti per auto) ed all’ engine expo, sono emerse le parole d’ordine del futuro: qualità, personalizzazione del prodotto, utilizzo di materiali ecologici.

Lo stand della STA 2000 – presente come esibitore del settore automotive insieme a Meccanica Vadese (lavorazioni meccaniche di precisione) e FBM Poland (stampi e stampaggi di componenti in plastica per auto) – ha offerto ai visitatori una vetrina dove poter osservare dal vivo i prodotti realizzati in azienda. Tra questi hanno suscitano maggior interesse i terminali di scarico (automotive), l’albero a camme (elettromeccanica) e alcuni particolari di tranciatura fine, settore in cui l’azienda sta investendo per incrementare la qualità dei prodotti da offrire al mercato.

STA 2000 al GACS 2016
Lo stand di STA 2000

STA 2000 al GACS 2016
Staff di STA 2000, FBM Poland e Meccanica Vadese

I tre giorni dell’esposizione sono stati propizi per lo staff presente in Germania (composto da Franco Galassi, Monica Galassi e Domenico De Serio) per creare nuovi contatti con aziende italiane e straniere operanti nel settore automotive, per partecipare a incontri e conferenze incentrate sul tema dell’ecologia e dell’abbattimento degli inquinanti da motori a combustione interna, per visitare altri stand e raccogliere informazioni e fare conoscenze.

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La STA 2000 in fiera. Da sinistra: Franco Galassi, Monica Galassi, Domenico De Serio

Partecipare a questo importante appuntamento ha inoltre permesso di toccare con mano i temi caldi del settore che ruotano intorno a due concetti principali: da una parte la ricerca di una sempre migliore qualità al minor costo possibile (Value up & Cost down) con consegna dei prodotti entro i termini stabiliti e, dall’altra, la tendenza sempre più spiccata ad utilizzare materiali altamente riciclabili ed ecologici (ad esempio fibre naturali come legno, canapa, alghe marine oppure mix di fibre naturali).

STA 2000 al GACS 2016 Interno bracciolo mix fibre naturali
Interno bracciolo fatto da mix di fibre naturali

STA 2000 al GACS 2016 Interni auto fibre naturali
Interni auto in fibre naturali

Proprio in tema di ecologia, nel settore automotive, per via dell’introduzione di nuovi limiti di emissione per i motori a combustione interna, verranno introdotte nel mercato sempre più auto elettriche (è previsto per il 2025 una forte crescita di questo settore). Da qui nascono una serie di problemi legati alla diffusione delle auto elettriche che riguardano non tanto il costo, che si sta riducendo, ma l’autonomia delle batterie.

Un’alternativa alle auto elettriche può essere rappresentata, nell’immediato, dalle macchine ibride, soprattutto quelle alimentate da idrogeno; in particolare le celle a combustibile (fuel cell) sembrano essere la soluzione vincente.

Tra le tecnologie più interessanti, quelle che hanno destato maggior attenzione sono state i sistemi di recupero di energia cinetica per la fornitura di potenza istantanea a mezzi elettrici che, durante il loro servizio, sono soggetti ad eseguire diverse fermate (ad esempio il trasporto pubblico cittadino); gli accumulatori di calore (heat batteries) da impiegare nei veicoli elettrici per il riscaldamento/raffreddamento dell’ambiente.

Sempre in ambito di temperatura un’attenzione particolare riguarda il comfort interno ai veicoli (filosofia “Better life inside the car”): ad esempio la possibilità di scegliere una differente temperatura sulla seduta e sullo schienale del sedile, sul bracciolo, sul poggia testa.

Anche la guida automatica delle vetture, di cui si parla molto negli ultimi anni, risulterà essere più sicura, con costi di gestione minori rispetto alle auto odierne. Queste macchine cambieranno radicalmente il concetto di vivibilità degli spazi interni attribuendo ai diversi accessori nuove funzionalità (es: sedili ruotabili in modo da creare un salotto, presenza di tavolini che permetteranno di ottimizzare il tempo durante il viaggio).

Alla luce di tutto questo, appare chiaro come anche la STA 2000 debba ampliare i mercati verso i settori dell’elettromeccanica e del trasporto pubblico. Importantissimo sarà, inoltre, contattare università o centri di ricerca per venire a conoscenza di quelle che sono, o saranno, le nuove tecnologie e sviluppare, in collaborazione con tali centri, prodotti innovativi sfruttando il know-how presente in azienda.
Dunque puntare sulla tecnologia più avanzata nei settori più innovativi focalizzandosi su ricerca, innovazione e sviluppo. Ecco delineata la strategia che dovrà seguire la STA 2000.